BONUS E AGEVOLAZIONI PER L’AUTUNNO 2021

 

Rottamazione TV, contributi Inps, spese sanificazione, soggiorni termali…

 

Il Governo ha proposto diversi incentivi che saranno a disposizione di famiglie e imprese questo autunno, per superare la crisi legata al Covid e aiutare la ripartenza.

 

In primis c’è il bonus tv, disponibile dal 23 agosto, che permette di avere uno sconto pari al 20% del prezzo di acquisto di un nuovo televisore e fino a un massimo di 100 euro. Per usufruirne sarà necessario rottamare un vecchio televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018.

C’è poi il bonus mobili ed elettrodomestici, valido fino a fine anno: questo prevede una detrazione fiscale che va dal 50 al 65% per l’acquisto di un nuovo apparecchio.

Per le imprese, esiste il bonus sanificazione: un’agevolazione fiscale introdotta nel 2020 per quei contribuenti che, durante l’emergenza Covid, hanno adottato misure di adeguamento degli ambienti di lavoro, di sanificazione e hanno acquistato dei dispositivi di protezione. Si ha diritto a un rimborso del 30% delle spese sostenute tra giugno, luglio e agosto comprese le spese di somministrazione per i tamponi. Il tetto è di 60 mila euro per beneficiario.

Per i lavoratori autonomi, professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e dai professionisti iscritti alle Casse private è previsto un esonero parziale, nel limite massimo individuale di 3.000 euro su base annua, dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti.

Il bonus acqua potabile prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi per “razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica”. C’è un importo massimo che varia da persona fisica a imprese: mille euro nel primo caso, cinque mila nel secondo.

Il bonus terme è un incentivo previsto dal Governo per promuovere il turismo termale in ottica post Covid. Può essere richiesto da tutti senza limiti legati a nuclei familiari o Isee e consiste in uno sconto del 100% sul prezzo di acquisto fino a un importo massimo di 200 euro.

C’è anche il bonus vacanze, l’assegno temporaneo figli, il contributo sulla riduzione degli affitti, prorogato al 6 ottobre e il fondo perequativo per imprese e lavoratori autonomi, sul peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.

 

Con questa informativa ci riproponiamo di aiutarvi ad orientarvi tra i tanti bonus al momento disponibili, fornendo informazioni utili e pratiche per:

Ø bonus TV con nuovi standard;

Ø bonus mobili ed elettrodomestici;

Ø credito per spese di sanificazione;

Ø contributi INPS per autonomi e gestione separata;

Ø bonus acqua potabile;

Ø bonus servizi termali;

Ø bonus vacanze;

Ø assegno temporaneo figli;

Ø contributo sulla riduzione degli affitti;

Ø fondo perequativo per imprese e lavoratori autonomi.

 

Bonus TV con nuovi standard

Allo scopo di favorire il rinnovo o la sostituzione del parco degli apparecchi televisivi non idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVB-T2, i proprietari di tv acquistate prima del 22 dicembre 2018 e, per questo, non adatte a recepire i programmi trasmessi con le nuove tecnologie, possono usufruire del “bonus tv rottamazione” dal 23 agosto 2021 fino al 31 dicembre 2022, salvo l’eventuale anticipato esaurimento dei fondi disponibili.

Il contributo per l’acquisto di nuovo apparecchio televisivo, previo corretto avvio a riciclo di un apparecchio non conforme al nuovo standard DVBT-2, è riconosciuto all’utente finale sotto forma di sconto praticato dal venditore dell’apparecchio sul relativo prezzo di vendita, per un importo pari al 20% del prezzo di vendita comprensivo dell’Ivaentro l’importo massimo di 100 euro.

Il bonus è cumulabile con il bonus ‘Tv decoder’ per l’acquisto di apparecchi adatti ai nuovi standard trasmissivi (bonus fino a 50 euro ma riservato a famiglie con Isee fino a 20mila euro). Lo possono richiedere tutti i cittadini residenti in Italia, in regola con il pagamento del canone Rai che rottamano un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018. Non c’è alcun limite di Isee.

I venditori che intendono consentire ai propri clienti l’accesso ai contributi devono preliminarmente registrarsi nella propria area riservata dell’Agenzia delle Entrate tramite l’apposita applicazione web “Bonus tv”.

 

Bonus mobili ed elettrodomestici

Questo incentivo, previsto dalla legge di Bilancio anche per il 2021, permette l’acquisto anche dei condizionatori d’aria. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2021 e prevede una detrazione fiscale che va dal 50 al 65% per l’acquisto di un nuovo apparecchio e questo anche senza effettuare o aver effettuato una ristrutturazione edilizia. L’agevolazione fiscale può essere del 50%, se l’acquisto del climatizzatore è abbinato alla ristrutturazione della casa (bonus ristrutturazioni), ma anche a un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione (bonus mobili.) In questi casi il tetto massimo di spesa per gli acquisti del 2021 è di 16.000 euro. Oppure l’agevolazione può arrivare al 65%, se l’acquisto non è legato alla ristrutturazione, ma in questo caso il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore e il tetto massimo di spesa è di 46.154 euro.

 

Credito per spese di sanificazione

Si tratta di un credito d’imposta del 30% delle spese agevolabili sostenute a giugno, luglio e agosto 2021 per sanificare gli ambienti, gli strumenti dell’attività, e per l’acquisto di Dpi e altri dispositivi di sicurezza anti Covid (compresi i tamponi per gli addetti). Il credito per ciascun beneficiario può arrivare fino a 60mila euro. Se le richieste superano il plafond (200 milioni per il 2021) l’Agenzia rideterminerà la quota percentuale dei crediti fruibili, in rapporto alle risorse.

I destinatari sono le imprese, gli autonomi, gli enti non commerciali, compresi quelli del Terzo settore e quelli religiosi civilmente riconosciuti, oltre a strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale e con codice identificativo.

La comunicazione delle spese va inviata on-line sul sito dell’Agenzia delle Entrate dal 4 ottobre al 4 novembre, tramite il modello approvato con il provvedimento del 15 luglio scorso. Il credito d’imposta potrà essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi 2022 o in compensazione attraverso l’F24. 

 

Contributi INPS per autonomi e gestione separata

Per artigiani, commerciali, lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata e professionisti con cassa autonome di previdenza, il 2021 si preannuncia un “anno bianco” dal punto di vista previdenziale, in quanto è stato previsto un esonero contributivo, nel limite di 3.000 euro per ciascun iscritto. A prevederlo è la legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 20, legge 178/2020), poi ripresa dal decreto Sostegni e Sostegni-bis. I requisiti per l’accesso all’esonero contributivo sono:

1) un reddito professionale non superiore a 50mila euro nel 2019;

2) un calo del fatturato o dei corrispettivi 2020 non inferiore al 33% rispetto al 2019;

3) essere in regola con i versamenti dei contributi obbligatori;

4) non essere titolare di contratto di lavoro subordinato e di pensione diretta.

La domanda di esonero deve essere presentata entro il 30 settembre all’Inps ed entro il 31 ottobre alle casse di previdenza.

 

Bonus acqua potabile

Di questa agevolazione di cui si è parlato poco finora e riguarda l’installazione di sistemi di filtraggio e depurazione dell’acqua delle abitazioni. E’ valido fino alla fine del 2022, ed è pari al 50% delle spese sostenute tra il primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento delle acque per il consumo umano. L’importo massimo agevolabile è pari a 1.000 euro per singola unità per le persone fisiche, e 5mila euro in tutti gli altri casi.

Il bonus vale per chi acquista sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa o in azienda e ridurre, conseguentemente, il consumo di contenitori di plastica.

L’ammontare delle spese deve comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il primo febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato l’acquisto "inviando il modello approvato con il Provvedimento tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate". Dopodiché, il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite la dichiarazione dei redditi.

 

Bonus servizi termali

E’ l’ultimo ad essere arrivato e sarà disponibile a partire dal 1° ottobre p.v. Si tratta di uno sconto sui servizi termali, previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico ed è riconosciuto a tutti i maggiorenni residenti in Italia, che acquistano servizi termali presso gli stabilimenti accreditati. Non sono previsti limiti di Isee, né legati al nucleo familiare.

Copre fino al 100% del servizio acquistato, fino a un valore massimo di 200 euro. L’eventuale parte eccedente del costo del servizio resta invece a carico del cittadino.

Occorre prenotare i servizi termali presso uno stabilimento accreditato, a partire dalla pubblicazione dell’avviso di apertura sui siti del Mise e di Invitalia (dove sarà diffuso l’elenco delle strutture accreditate). La prenotazione sarà valida per 60 giorni: i servizi dovranno essere fruiti entro tale termine. Sarà poi l’ente termale a chiedere a Invitalia il rimborso del valore del buono usato. L’incentivo sarà disponibile fino all’esaurimento delle risorse stanziate (53 milioni di euro).

 

Bonus vacanze

Era già stato istituito lo scorso anno a seguito del decreto Rilancio e può essere utilizzato da chi ne ha fatto domanda entro il 31 dicembre 2020. Ora, purtroppo, non è più possibile richiederlo ma chi ha fatto domanda in precedenza e non lo ha ancora utilizzato ora può sfruttarlo, usufruendo di una interessante novità: vale anche per pagare pacchetti e tour operator.

L’importo è in base al numero dei componenti del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da tre o più persone, 300 euro per quelle da due persone, 150 euro per i single, con Isee fino a 40mila euro.

Il bonus viene identificato da un codice univoco, a cui è associato anche un QR code: non occorre stamparlo, basta comunicarlo all’albergatore che aderisce all’iniziativa, insieme al codice fiscale. Va speso in un’unica soluzione, per l’80%, sotto forma di sconto immediato; il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi dal componente del nucleo a cui viene intestato il documento di spesa (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale).

 

Assegno temporaneo figli

L’indennità Covid è per stagionali e somministrati, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati di vendita a domicilio, subordinati a tempo determinato del turismo, lavoratori dello spettacolo, operai agricoli a tempo determinato, pescatori autonomi con figli minori a carico. Fino al termine dell’anno in corso i genitori possono beneficiare di un assegno temporaneo per i figli che rientra nella riforma dell’assegno unico universale per i figli che entrerà a regime nel 2022. Per fare domanda c’è tempo fino al 31 dicembre ma chi fa domanda entro il 30 settembre riceverà anche le mensilità arretrate di luglio e agosto. L’importo dell’assegno temporaneo per ciascun figlio minore varia in base al numero dei figli e dalle soglie Isee. Spetta alle coppie con figli fino a 18 anni.

Le indennità Covid sono pari a 1.600 euro, 800 euro se agricoli o 950 euro se pescatori, a seconda dei casi. L’assegno temporaneo prevede un importo mensile per figlio modulato in base all’Isee (max di 50mila euro). Sul sito dell’Inps tramite Spid è possibile presentare domanda.

 

Contributo sulla riduzione degli affitti

E’ stata prorogata al 6 ottobre la data entro cui presentare le richieste del bonus affitti da parte dei locatari che hanno ridotto il canone di affitto ai loro inquilini. Il contributo a fondo perduto è pari al 50% dell’ammontare dello “sconto” sul canone, e spetta fino a un massimo di 1.200 euro per locatore.

Anzitutto è richiesto che l’immobile sia concesso in locazione con contratto in essere al 29 ottobre 2020 e sia adibito ad abitazione principale del locatario; tale requisito è soddisfatto quando il conduttore dimori abitualmente nell’abitazione e, quindi, abbia lì stabilito la residenza anagrafica. È poi necessario che l’immobile sia ubicato in comune «ad alta tensione abitativa» (l’elenco completo di questi comuni è disponibile sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti). Infine, l’ultimo requisito è la riduzione del canone per tutto o parte dell’anno 2021, accordata in data non antecedente il 25 dicembre 2021.

La misura della riduzione non è stabilita dal legislatore, ma è a discrezione del locatore, il quale deve tener conto che il contributo spetta per un importo massimo di 1.200 euro per ciascun locatore e che il contributo è pari al 50% della riduzione concessa o comunque alla misura che verrà fissata con apposito provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate dopo aver determinato il rapporto tra il totale dei contributi richiesti e i fondi stanziati. La misura, quindi, potrebbe essere anche più bassa del 50% nel caso in cui le richieste superino i fondi stanziati.

Nella domanda occorre indicare tutte le rinegoziazioni, comprese quelle che si intende concedere fino al 31 dicembre 2021; queste ultime possono essere indicate nell’istanza come rinegoziazioni programmate, con indicazione dell’impegno alla comunicazione all’Agenzia tramite il modello RLI entro il 31 dicembre 2021 (bisogna barrare l’apposita casella).

 

Fondo perequativo per imprese e lavoratori autonomi

Il beneficio, introdotto dal D.L. Sostegni-bis spetta a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico 2020 rispetto a quello del 2019, in misura pari o superiore alla percentuale che sarà definita con decreto del Ministero delle Finanze. Il contributo a fondo perduto è quindi collegato al calo degli utili, non del fatturato.

Per accedere al contributo è richiesta la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2020 (per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare), da effettuarsi entro il termine del 30 settembre p.v.

La disposizione normativa demanda a un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate le modalità operative e i termini per la presentazione dell’istanza per la richiesta del contributo, mentre un decreto Mef definirà la percentuale di variazione del risultato economico d’esercizio tra i due periodi d’imposta (2020 e 2019).

 

 

02/09/2021

 

www.studioansaldi.it

 

Studio Ansaldi srl – corso Piave 4, Alba (CN)

La riproduzione con qualsiasi mezzo è vietata. Tutti i diritti sono riservati.